giovedì 9 agosto 2018

I TRATTI DISTINTIVI DEL GIOCO

Vi siete mai chiesti quante forme di gioco conoscete?
Molto probabilmente tante: giochi di società, di destrezza,d'azzardo, giochi all'aperto, giochi di costruzione ecc. Nonostante l'attività del giocare possa presentarsi in molte forme tutte diverse tra loro, dovete sapere che esse hanno in comune una serie di caratteristiche sempre presenti e fondamentali. Secondo Roger Caillois il gioco è un attività:
  • libertà: il gioco comandato non è più un gioco e perde la sua natura di divertimento attraente e gioioso;
  • separata: dalla vita ordinaria, da ciò che chiamiamo "reale" o serio, circoscritta entro confini spazio-temporali definiti (la scacchiera, il campo da calcio, l'angolo del "far finta di")
  • incerta: lo svolgimento predeterminato e l'esito non è scontato, è sempre presente un elemento di rischio che lo rende attraente.
  • improduttiva: il gioco non crea né beni né ricchezze, si gioca solo per il piacere di giocare, non per fini esterni a esso;
  • regolata: il gioco crea un universo nel quale vengono create o valgono regole del tutto differenti da quelle che vigono nel mondo ordinario;
  • caratterizzata da uno stato fittizio: accompagnato dalla consapevolezza specifica di una diversa realtà o di una totale irrealtà nei confronti della vita ordinaria.
Questi tratti distintivi andrebbero tutti tenuti presente quando si progettano e si realizzano attività ludiche per i bambini; al gioco va dato spazio adeguato, e adeguato riconoscimento del suo valore intrinseco: i bambini devono sentire che l'adulto apprezza ciò che fanno "per gioco" e che il suo intervento, non né intrusivo né direttivo.
 
"Occorre che l'adulto giochi a credere lasciandosi trascinare nel mondo incantato del bambino rimanendo in parte nel proprio mondo razionale. è questa doppia cittadinanza che il bambino chiede all'adulto, questo campo di forza tra  reale e fantastico."- Raffaele Mantegazza-

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