mercoledì 22 agosto 2018

IL GIOCO SECONDO MARIA MONTESSORI

Buonasera amici, scusate l'assenza, qualche giorno di vacanza per ricaricare le batterie, eccomi di nuovo qui con un nuovo post tutto per voi😊!!!
Questa sera voglio parlarvi di Maria Montessori: fu tra le primissime donne italiane a laurearsi in medicina, dedicandosi fin da subito allo studio dell'educazione dei bambini. Dopo il notevole successo ottenuto dai suoi metodi, nel 1906 fu chiamata a curare l'organizzazione di scuole materne per i figli di famiglie operaie di alcuni quartieri popolari romani; nacquero così le prime "case dei bambini" conosciute e imitate in poco tempo da tutto il mondo.
Maria Montessori sosteneva che il gioco fosse il lavoro del bambino e che giocare non implicasse necessariamente dei giocattoli veri e propri. Nonostante nella sua prima scuola ve ne fossero di splendidi, constatò presto che i bimbi li lasciavano da parte, preferendo oggetti reali e attività di vita quotidiana che, contrariamente a quanto accadeva a casa loro non gli venivano negati.
Maria Montessori pensava che i bambini ricorressero ai giocattoli in mancanza di altro, e si accontentassero quando a disposizione avevano solo quelli, ma aspirava sempre a occupazioni più elevate e costruttive.
Quando il bambino si accontenta dei giocattoli, è forse perché "l'adulto […] lascia libero il bambino soltanto nei giochi, o meglio soltanto con i suoi giocattoli" scriveva Maria Montessori in Il il segreto dell'infanzia. Quante/i di voi, mi rivolgo soprattutto alle mamme, lasciano che i loro figli le aiutino a preparare la cena, spazzare il pavimento oppure giocare con le pentole della cucina??
I bambini sono attratti soprattutto da ciò che gli consente di inserirsi nel mondo. Hanno bisogno delle "cose vere". Fino a 3 anni il bambino ha voglia di collegarsi con la realtà per capire il mondo, e molto spesso lo fa attraverso l'imitazione dell'adulto nelle sue faccende quotidiane, quindi care Mamme  lasciate che il vostro bambino sia libero di imitarvi e di toccare con mano il vostro mondo.
Maria Montessori a tal proposito scriveva: " Invece di dargli i mezzi per sviluppare la sua intelligenza, non gli si offre che inutili giocattoli. Il bambino vuole toccare tutto, e gli adulti gli lasciano toccare alcune cose e gliene proibiscono altre. […] Si riconosce che il bambino ha bisogno
di copiare il lavoro degli adulti, ma in risposta a questa sua esigenza gli si danno oggetti con i quali egli non può lavorare. Che beffa!"
Invitiamo allora il bambino a fare quello che facciamo noi, e a farlo veramente con oggetti adeguati alle sue capacità,  per esempio facciamoci aiutare a preparare il tavolo per il pranzo e per la cena con dei piattini che potrà rompere, anziché fare finta con piatti di plastica o pentoline giocattolo. Ricordate il bambino adora "far parte della realtà"!!


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